L’immagine di Carlo Michelstaedter ricorda la fotografia scattata nel 1907 nel giardino Boboli di Firenze, dove fu immortalato insieme all’amico Gaetano Chiavacci.
Filosofo, poeta, autore di opere grafiche e pittoriche, Michelstaedter (1887-1910) fu un giovane sensibile e inquieto che dopo aver frequentato a Gorizia l’imperial-regio Ginnasio Statale scelse di proseguire a Firenze gli studi di lettere e filosofia. Subito dopo aver portato a termine la sua tesi di laurea, La persuasione e la rettorica, che è oggi considerata uno dei testi chiave del pensiero del Novecento, il 17 ottobre 1910, Carlo si tolse la vita con un colpo di pistola. La statua, meta del pellegrinaggio dei tanti estimatori di questo straordinario personaggio, è l'omaggio della città di Gorizia a quella che è una delle sue personalità più illustri.