Tale sistemazione fu modificata significativamente dopo che l’intero complesso divenne proprietà dell’industriale Gian Cristoforo Ritter, il quale, oltre a conferire al palazzo l’attuale aspetto neoclassico, ampliò il parco seguendo un impianto di tipo romantico, con sentieri curvi e boschetti irregolari. Risale probabilmente a questo periodo anche la costruzione del tempietto monoptero, posto a conclusione del nuovo asse visivo. Il parco era molto rinomato per le specie floreali pregiate e per le essenze esotiche, tra cui una sequoia. Dopo la cessione del complesso al Comune nel 1907, l’area verde venne notevolmente ridimensionata per lasciare spazio alla costruzione della via Barzellini e della scuola Pitteri.