In un’epoca in cui alle donne veniva chiesto di essere solo mogli e madri, Carolina è passata alla storia per la sua attività di giornalista e per essere stata la prima direttrice di un giornale italiano. Figura di riferimento della stampa irredentista liberal-nazionale di Gorizia, dal 1878 al 1880 fu redattrice de “L’Isonzo”, nel 1880 de “Il Raccoglitore” e de “L’Imparziale”. Dal 1883 al 1889 diresse “Il Corriere di Gorizia” e dal 1901 al 1914 “Il Corriere Friulano”. Fu anche corrispondente da Gorizia di vari giornali periodici, tra cui il “Piccolo”, la “Patria del Friuli”, “Le Pagine Friulane”, e fece parte di varie associazioni culturali cittadine.
Zia del filosofo Carlo Michelstaedter, nel 1915 venne arrestata, nonostante l’età avanzata (78 anni) e il cattivo stato di salute. Fu internata nel penitenziario di Göllersdorf e successivamente confinata a Oberhollabrunn. Morì nel 1919 a Gorizia, dove era ritornata. Oggi riposa al cimitero ebraico di Valdirose.