Zoran Mušič

Dipingo per me, perché lo devo fare. Per me è un po’ come respirare, se mi vietassero di dipingere mi toglierebbero l’aria ... Durante la prigionia di Dachau l’ho fatto rischiando la vita; era la mia unica ancora di sopravvivenza all’orrore quotidiano.

Caro visitatore, sono stato pittore e incisore sloveno, nato a Gorizia. Alcuni mi conoscono come "il pittore dei cavallini" per aver spesso tratteggiato nei miei dipinti le distese carsiche della Dalmazia con i caratteristici cavalli. Ma l’opera più acclamata dalla critica è stata Noi non siamo gli ultimi, una raccolta di disegni in cui ho trasformato l'inferno della prigionia del campo di concentramento di Dachau in testimonianza di una tragedia universale.

Parallelamente all’attività pittorica mi sono appassionato all’incisione, realizzando numerose acqueforti. La mia produzione è stata onorata alla Biennale di Venezia – ho amato i mosaici e le icone bizantine scoperti in questa città - e in numerose esposizioni internazionali, tra cui in Francia (Parigi era la mia seconda dimora), Spagna, Germania e Stati Uniti.