Quando nel 1938, le restrizioni previste dalle leggi razziali vietarono agli ebrei di
proseguire lo studio nelle scuole statali il giovane Morpurgo, insieme alla maestra Rina Luzzatto,
decise di occuparsi personalmente dell’istruzione degli studenti ebrei, che poterono così
presentarsi come privatisti agli esami di fine anno. Dopo la guerra fu insignito del titolo di “Giusto
tra le nazioni” per essere riuscito a salvarsi insieme alla madre dalle deportazioni, ricorrendo a falsi
documenti e dando lezioni private ai figli dei nobili che lo proteggevano. La storia della sua fuga
dalle retate naziste è narrata nel testo Valdirose e in vari articoli apparsi in diverse riviste. Morì
vicino a Gerusalemme nel 2012.